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Pubblicato il 27 novembre 2024

Blog Nathan Leborgne – Serpine

« Le molecole target che svolgono un ruolo nei meccanismi di sopravvivenza cellulari o nell’infiammazione dei neutrofili permetteranno, a lungo termine, di trattare malattie come l’aterosclerosi ».

Sistema immunitario: perché la ricerca sulle serpine è importante al giorno d’oggi

Le cellule del sistema immunitario proteggono il corpo da vari agenti patogeni, quali batteri, virus o funghi. A tal fine, queste cellule trasportano un insieme di molecole ed enzimi che cooperano per eliminare i microorganismi patogeni. Tra gli enzimi più attivi vi sono le proteasi che digeriscono le molecole proteiche dei microbi, causandone la morte o distruggendo le tossine da essi rilasciate.

Le proteasi contenute nelle cellule del sistema immunitario sono tuttavia armi a doppio taglio in grado di danneggiare le cellule che le trasportano ed è per questo che si trovano immagazzinate in vescicole all’interno delle cellule e che vengono rilasciate soltanto in caso di pericolo.

Studiando una famiglia di molecole contenute nelle cellule immunitarie, il gruppo di lavoro del professor Charaf Benarafa, dottore in medicina veterinaria, ha scoperto un secondo meccanismo di protezione contro le temute proteasi: la famiglia delle serpine (dall’inglese serine protease inhibitors). Le serpine sono inibitori delle proteasi e proteggono dunque le nostre cellule dal danno che queste possono produrre.

La tesi di Nathan Leborgne ha permesso di capire che le serpine hanno anche una funzione molto importante nella regolazione dei processi infiammatori indipendenti dalla morte cellulare, schiudendo così nuove possibilità di ricerca sulla regolazione della risposta immunitaria alle infezioni.

Intervista al dottor Nathan Leborgne sulla sua tesi sulle serpine - una sorta di coltello a scatto delle nostre difese immunitarie

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