E come avete analizzato esattamente quali dei 20 000 fattori svolgono un ruolo importante nell’infezione da SARS-CoV-2?
Abbiamo usato le cosiddette «forbici genetiche» (CRISPR) per identificare i fattori di una cellula essenziali per l’infezione da SARS-CoV-2. Utilizzando le «forbici genetiche», abbiamo «tagliato» ciascuno dei 20 000 fattori, individuandone così 3 senza i quali il SARS-CoV-2 non può replicarsi nelle cellule. La difficoltà consisteva nel trovare un equilibrio tra l’eliminazione del virus e al tempo stesso proteggere le cellule, in modo che potessero continuare a funzionare bene nonostante la perdita dei fattori.
Siete riusciti a identificare questi fattori?
Utilizzando le forbici genetiche, abbiamo identificato i 3 fattori «TMEM41B, FKBP8 e MINAR1» come importanti per l’infezione da SARS-CoV-2. Queste nuove conoscenze hanno portato a una migliore comprensione del virus nella cellula.
Cosa significano i vostri risultati per la lotta al coronavirus in futuro?
Questo lavoro è un buon esempio di come la ricerca di base e la sua applicazione in medicina possano sovrapporsi. Da un lato, con «TMEM41B, FKBP8 e MINAR1» abbiamo trovato fattori importanti per il proceddo di infezione da SARS-CoV-2, approfondendo così la nostra conoscenza del virus. Dall’altro lato, abbiamo scoperto dei bersagli per potenziali medicamenti contro la COVID-19.
Cosa Le è piaciuto in particolare del Suo lavoro di dottorato?
È stato straordinario avere l’opportunità di contribuire con il nostro lavoro alla lotta alla pandemia. È stato particolarmente emozionante esplorare il decorso della pandemia in laboratorio, più o meno in tempo reale. Non solo ho capito quanto sia lungo il percorso che porta dai risultati della ricerca di base alla produzione di medicamenti o vaccini, ma anche quanto siano importanti la precisione e l’efficienza nel nostro lavoro.
Com’è stato il periodo trascorso all’IVI? Cosa Le è piaciuto particolarmente?
La cosa che mi è piaciuta di più è stata la possibilità di lavorare con colleghe e colleghi che stimo molto e di imparare da loro. Ho fatto molte amicizie durante il mio periodo all’IVI e questo ha reso il lavoro piacevole e divertente.
Quali sono i piani per il futuro?
Anche dopo il dottorato vorrei continuare a fare ricerca. Poiché l’IVI mi è piaciuto molto e posso ancora imparare molto, per ora rimango qui. La mia attenzione si concentrerà poi su altri coronavirus e su nuove tecnologie. Vogliamo visualizzare e seguire al microscopio il materiale genetico dei coronavirus durante un ciclo di replicazione nella cellula. Sono molto entusiasta del mio nuovo progetto.